Cos'è il GSE e qual è il suo ruolo nel mondo del fotovoltaico?
Se stai pensando di passare al fotovoltaico, avrai sicuramente sentito parlare del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Ti stai quindi chiedendo che cos'è il GSE e di cosa si occupa esattamente? Allora sei nel posto giusto: scopriamo nel dettaglio il suo ruolo e i benefici che offre ai proprietari di impianti fotovoltaici.
Contenuti
Che cos'è il GSE?
Il GSE è la società, interamente controllata dallo Stato italiano, che ha il compito di promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica a livello nazionale. Il suo ruolo principale è quello di gestire e incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili, garantendo che vengano rispettati e funzionino correttamente i meccanismi di supporto economico previsti dalla normativa. È quindi un organismo fondamentale per chi investe nelle energie rinnovabili, con cui è impossibile non avere a che fare quando si decide di installare un impianto fotovoltaico.
Cosa fa il GSE?
Il GSE opera prima di tutto come intermediario tra i produttori di energia rinnovabile, grandi o piccoli che siano, e il mercato. Nel suo ruolo di intermediario svolge diverse attività fondamentali:
- gestione degli incentivi legati alla produzione di energia rinnovabile;
- regolazione dei servizi di scambio sul posto e ritiro dedicato;
- certificazione e monitoraggio dell'energia rinnovabile prodotta;
- gestione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER);
- promozione dell'efficienza energetica, attraverso studi, ricerche e supporto a diversi enti pubblici e privati.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 maggio 2004, infatti, ha attribuito al GSE diverse attività chiave:
- gestione dei rapporti giuridici e delle transazioni relative all'energia rinnovabile;
- incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso qualifiche e verifiche tecniche;
- ritiro e vendita dell'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici;
- supporto alle istituzioni e alla pubblica amministrazione nell’attuazione di politiche energetiche;
- promozione dell’efficienza energetica e dell’energia termica con incentivi per piccoli e grandi impianti.
GSE e fotovoltaico: cosa si intende per contributi del GSE
Come abbiamo già visto, il GSE si occupa della gestione di tutti i meccanismi di incentivazione per l'energia solare. Grazie a questi strumenti, permette ai proprietari di impianti fotovoltaici di vendere l’energia che producono alla rete o di ricevere diversi tipi di incentivi che permettono di ridurre il tempo di ammortamento dell'investimento iniziale.
Inoltre, attraverso le sue attività di controllo, verifica che gli impianti fotovoltaici rispettino i requisiti per il riconoscimento e il mantenimento degli incentivi, con l’obiettivo di garantire trasparenza e correttezza nella loro assegnazione.
Ecco gli incentivi o convenzioni in capo al GSE a cui è possibile accedere quando si passa al fotovoltaico.

1. Scambio sul posto
Lo scambio sul posto è un meccanismo che consente ai produttori di energia rinnovabile di utilizzare la rete elettrica come se fosse una sorta di batteria virtuale e di compensare il costo dell’energia che viene prelevata dalla rete con quella immessa in rete in precedenza. Il GSE sta progressivamente eliminando questo meccanismo: al momento i nuovi impianti fotovoltaici possono ancora aderire, ma nei prossimi mesi probabilmente non sarà più possibile.
2. Ritiro Dedicato (RID)
Il ritiro dedicato è da anni la principale alternativa allo scambio sul posto. In questo caso, si parla di una vera e propria compra-vendita di energia, anche se resa il più semplice possibile per il possessore di un impianto fotovoltaico. Il GSE acquista l'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici a un prezzo stabilito e garantisce un flusso di reddito costante per il produttore. Il Ritiro Dedicato, dunque, non prevede alcuna compensazione per l’energia immessa in rete e prelevata in un secondo momento: semplicemente, tutta l’energia prodotta in eccesso e non autoconsumata viene acquistata dalla rete.
3. Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Se si aderisce al ritiro dedicato, si può anche scegliere di entrare nelle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in qualità di produttori. Le CER permettono a cittadini, aziende ed enti pubblici di produrre, mettere in condivisione e consumare energia rinnovabile prodotta localmente. Come? Grazie all’azione combinata di:
- produttori, che hanno un impianto in grado di produrre energia pulita;
- consumatori, che non hanno un impianto: prelevano dalla rete l’energia pulita messa in condivisione dai produttori.
Per ogni kWh di energia condivisa e autoconsumata, tutta la CER riceve una tariffa premio incentivante, il cui ammontare viene poi ripartito tra tutti i suoi membri, sulla base del Regolamento della singola Comunità Energetica.
Come avvengono i pagamenti degli incentivi?
Il GSE effettua i pagamenti degli incentivi secondo procedure ben definite a seconda del meccanismo a cui si è iscritti. Tendenzialmente, versa un acconto su base mensile o semestrale, per poi effettuare un eventuale conguaglio circa una volta all’anno.
Nel caso di ritiro dedicato e scambio sul posto, gli accrediti vengono effettuati direttamente sul conto bancario del beneficiario, con la possibilità di monitorare i pagamenti attraverso il portale online del GSE. Nel caso delle CER, invece, il contributo viene versato alle Comunità Energetiche, che poi lo suddividono tra i loro membri sulla base del Regolamento interno.
Vorresti installare un impianto fotovoltaico e saperne di più sugli incentivi disponibili? Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita o per richiedere un preventivo personalizzato!