Gli incentivi per il fotovoltaico nel 2025

Gli incentivi per il fotovoltaico nel 2025
Date25.02.2025
AuthorSvea Solar

Stai valutando di passare all’energia solare nei prossimi mesi, ma vorresti prima sapere se sono stati previsti degli incentivi per il fotovoltaico nel 2025? Allora sei proprio nel posto giusto. In questo articolo, esploriamo tutti gli incentivi, le detrazioni e i contributi previsti in Italia per chi vuole installare un impianto fotovoltaico nel 2025. Continua a leggere per scoprire di più.

Contenuti

Ci sono incentivi per il fotovoltaico nel 2025?

La legge di bilancio 2025 non ha dimenticato le energie rinnovabili e il solare. Infatti, a livello nazionale, anche quest’anno sono stati previsti degli incentivi per il fotovoltaico.

In ambito residenziale, è stata confermata la detrazione fiscale del 50% sulle prime case in cui si installa un impianto fotovoltaico con una potenza massima di 20 kW. Inserita all’interno del bonus casa 2025, è assicurata anche in assenza di interventi di ristrutturazione vera e propria (16bis TUIR). Vuol dire che puoi avere accesso a questo incentivo anche se non ti interessa effettuare ulteriori modifiche alla tua casa e vuoi invece limitarti a installare un impianto fotovoltaico.

Molto interessanti sono poi gli incentivi relativi alle Comunità Energetiche Rinnovabili, a disposizione di privati, enti pubblici, associazioni e Piccole e Media Imprese. Inoltre, ci sono anche altre agevolazioni a disposizione, dirette e indirette:

  • Incentivi per il fotovoltaico nel 2025: la detrazione fiscale del 50%
  • Scambio sul posto e ritiro dedicato
  • Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili
  • L’IVA agevolata
  • Il Superbonus 65%

Andiamo a esplorare tutti gli incentivi uno alla volta, per permetterti di capire di cosa si tratta, quando si applicano e se possono fare al caso tuo.

Incentivi per il fotovoltaico nel 2025: la detrazione fiscale del 50%

Il bonus ristrutturazione del 50% è sicuramente un importante incentivo fotovoltaico nel 2025 in ambito residenziale. Offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese relative all'installazione di impianti fotovoltaici sulle prime case, compresi quelli:

  • con batterie di accumulo;
  • su edifici preesistenti;
  • installati nell'ambito di un intervento di ristrutturazione dell'unità abitativa;
  • realizzati senza prevedere nessuna opera di ristrutturazione.

Questo incentivo copre sia i costi di acquisto dell'impianto che tutte le spese di installazione e può essere richiesto da privati, condomini, enti non commerciali, imprese e professionisti.

La detrazione, applicata come credito d'imposta, viene distribuita in 10 rate annuali di uguale importo. Ad esempio, se vengono spesi 20.000 euro per un impianto fotovoltaico, si otterrà una detrazione di 10.000 euro, distribuita in 10 rate annuali da 1.000 euro ciascuna. Attenzione, però: nel 2026 la detrazione scenderà al 36%.

Incentivi per fotovoltaico nel 2025

Rispetto agli anni passati, però, ci sono due differenze:

  • non è più possibile cedere il credito o ottenere uno sconto in fattura;
  • non si può ottenere la detrazione al 50% per le seconde case, che hanno invece diritto a una detrazione al 36%.

Inoltre, è bene ricordare che esiste un limite alle spese che è possibile detrarre per ogni immobile. Se sono stati effettuati più interventi, considerando tutte le spese legate alla sua riqualificazione, ogni immobile può detrarre fino a 96.000 euro.

Per risultare idonei, l'impianto deve essere installato su un edificio già esistente, indipendentemente dal fatto che sia oggetto di ristrutturazione o meno. Non è quindi valido per gli edifici di nuova costruzione. Inoltre, l'impianto deve essere installato secondo le normative vigenti da installatori certificati FER e deve avere una potenza nominale inferiore a 20 kW.

L’elemento a cui fare particolare attenzione? Per beneficiare della detrazione, è necessario fornire fatture e bonifici che riportino tutti i dettagli relativi alla detrazione fiscale. Per aiutarti a non commettere errori e assicurarti la tua detrazione fiscale, i nostri esperti sono a tua piena disposizione per seguirti e supportarti passo dopo passo.

Scambio sul posto e ritiro dedicato nel 2025

Nel 2025, chi installa un impianto fotovoltaico può accedere a diversi incentivi per impianti fotovoltaici, tra cui il Ritiro Dedicato e, ancora per poco tempo, lo scambio sul posto.

Scambio sul posto

Lo scambio sul posto è un incentivo che, dal 2005, ha reso più facile a tantissime famiglie recuperare parte dell’investimento sostenuto per l’acquisto di un impianto fotovoltaico e coprire i propri costi energetici durante le ore notturne. Infatti, consente di:

  • vendere l’energia prodotta in surplus e non utilizzata al GSE;
  • riacquistare in un secondo momento, al bisogno e a un prezzo calmierato, l’energia venduta al GSE.

Ci teniamo però a sottolineare che lo scambio sul posto è attualmente in corso di sostituzione: verrà progressivamente eliminato, a seguito della Delibera 457/2024/R/EFR dell’ARERA, che ne prevede la dismissione per favorire modelli più sostenibili. Dal momento in cui entreranno in vigore i decreti attuativi, quindi, non sarà più possibile sottoscrivere un contratto di scambio sul posto. I decreti attuativi non sono ancora stati pubblicati e non sappiamo quando faranno la loro comparsa. In ogni caso, per avere la certezza di poter approfittare dello scambio sul posto, dovresti procedere all’installazione del tuo impianto fotovoltaico il prima possibile.

Il ritiro dedicato

Se per anni lo scambio sul posto è stato uno degli incentivi per il fotovoltaico più apprezzati, con l’evoluzione normativa si stanno affermando altre soluzioni, come il Ritiro Dedicato, soprattutto se in combinazione con le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Il ritiro dedicato prevede la possibilità di vendere al GSE tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e non consumata (e quindi immessa in rete) al solo prezzo della materia prima. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dunque, acquista direttamente l’energia immessa in rete, riconoscendo un compenso basato sui Prezzi Minimi Garantiti (PMG) o sul Prezzo Zonale Orario (PO). Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa per:

  • chi vuole monetizzare l’energia prodotta;
  • chi vuole accedere a ulteriori incentivi per il fotovoltaico nel 2025, come le tariffe premio delle Comunità Energetiche.

In ogni caso, diventa sempre più indispensabile prevedere un sistema di accumulo in grado di ottimizzare l’autoconsumo.

Gli incentivi per le comunità energetiche

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) costituiscono un modello innovativo per la produzione e la distribuzione di energia rinnovabile a livello locale. Infatti, coinvolgono cittadini, enti locali e piccole imprese, che insieme installano e gestiscono impianti fotovoltaici o altre fonti di energia rinnovabile, grazie al principio dell’autoconsumo condiviso. L’energia prodotta viene messa virtualmente a disposizione di tutti i membri della comunità, che così riescono a consumare più energia rinnovabile prodotta a km 0, che abbiamo o meno un impianto fotovoltaico a casa.

Il Decreto del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7/12/2023 n.414 incoraggia l’adozione di questi modelli di autoconsumo diffuso e stabilisce tutti gli incentivi dedicati allo sviluppo delle CER. Esistono due strumenti:

  • fino al 31 marzo 2025, finanziamenti a fondo perduto per coprire fino al 40% dei costi per la realizzazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo nei comuni con meno di 5000 abitanti – l’obiettivo è finanziare le CER che porteranno allo sviluppo di 2 GW complessivi;
  • una tariffa premio vantaggiosa sull’energia prodotta e consumata all’interno della CER (110 €/MWh) per 20 anni dal momento in cui l’impianto entra in funzione.

Questi incentivi rappresentano un'ottima opportunità per chi desidera ridurre i propri costi energetici e, allo stesso tempo, contribuire alla transizione ecologica. Se decidi di installare un impianto fotovoltaico e di aderire a una CER, i proventi del ritiro dedicato e della tariffa premio ti garantiscono un ritorno economico più rapido. Inoltre, contribuire alla produzione e alla condivisione di energia pulita aiuta a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili di tutta la tua comunità e a creare un sistema energetico più sostenibile e solidale. Un’opportunità concreta per risparmiare e fare la propria parte per l’ambiente e la collettività.

L’IVA agevolata: un incentivo per l’acquisto del fotovoltaico

Anche l'IVA agevolata rappresenta un importante incentivo per chiunque stia valutando l'installazione di un impianto fotovoltaico nel 2025. Se decidi di installare un impianto fotovoltaico, infatti, si applica un’imposta del valore aggiunto pari al:

  • 10% per le abitazioni già esistenti;
  • 4% per le nuove costruzioni.

Aliquote decisamente vantaggiose, rispetto alla standard del 22%, che si applicano per:

  • l’acquisto dell’impianto fotovoltaico;
  • la sua installazione;
  • i costi relativi a eventuali sistemi di accumulo.

Il Superbonus 65%: un incentivo indiretto

Il Superbonus 65% è un incentivo volto a favorire l’efficientamento energetico degli edifici. Ne hai sicuramente già sentito parlare: negli ultimi anni era conosciuto come 110, perché l’aliquota dell’incentivo era più alta. Nel 2025 è stata infatti abbassata al 65%. È un incentivo indiretto all’installazione di un impianto fotovoltaico, ma può essere comunque interessante da conoscere se nel tuo immobile si prevede di effettuare uno o più dei cosiddetti “interventi trainanti” che permettono di migliorare di due livelli la classe energetica dell’immobile, come:

  • opere di isolamento termico;
  • sostituzione degli impianti di riscaldamento;
  • misure per aumentare la sicurezza strutturale.

A questo punto, infatti, è possibile associare a uno o più degli interventi trainanti anche degli interventi trainati, come l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Questo vuol dire che, per esempio, se si decide di sostituire gli impianti di riscaldamento del proprio immobile (intervento trainante), in modo da apportare un miglioramento di almeno due classi energetiche, è anche possibile installare un impianto fotovoltaico (compreso o meno di sistema di accumulo) e avere diritto alla detrazione. Se la spesa totale è stata di 100.000 euro, il Superbonus copre il 65% della spesa, garantendo una detrazione di 65.000 euro, suddivisa in 10 rate da 6.500 euro.

Attenzione: per poter approfittare del Superbonus, devi assicurarti che gli interventi (trainanti e trainati) riguardino tutte le unità abitative presenti nell’immobile.