Comunità Energetiche Rinnovabili: tutti gli incentivi a disposizione
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno emergendo sempre di più come una soluzione chiave per promuovere la produzione e il consumo di energia verde. Per facilitare la loro diffusione, sono stati previsti alcuni incentivi: in questo articolo andremo proprio a esplorare nel dettaglio tutti gli incentivi disponibili per le Comunità Energetiche Rinnovabili, quali sono i requisiti e quali le tempistiche entro cui bisogna accedervi.
Vuoi prima capire cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili e come funzionano? Abbiamo già scritto degli articoli sull’argomento!
Contenuti:
Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili
Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono accedere a due principali tipologie di incentivi:
- una tariffa incentivante in conto esercizio (TIP), pensata per premiare i membri delle CER per l’energia prodotta e condivisa;
- un contributo in conto capitale, per rendere più sostenibili i costi iniziali di realizzazione degli impianti.
Andiamo ad approfondire questi due incentivi e a capire come funzionano, come accedervi e se è possibile cumularli tra loro.
Incentivi CER: il contributo in conto capitale (PNRR)
I cittadini residenti in comuni con una popolazione inferiore ai 5000 abitanti che vogliano entrare in una Comunità Energetica Rinnovabile possono accedere a un contributo a fondo perduto che copre fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili. A disposizione, come decretato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ben 2,2 miliardi di euro.
Questo vuol dire che grazie alle CER e al PNRR, se abiti in un comune sotto i 5000 abitanti, puoi installare un impianto fotovoltaico pagandolo molto meno rispetto al solito. Vuoi scoprire quanto potresti risparmiare grazie a questa misura? Contattaci.
Attenzione: le richieste di contributo possono essere presentate fino all’esaurimento dei fondi del PNRR ed entro e non oltre il 31 marzo 2025. Per accedere al contributo, inoltre, è necessario iniziare i lavori di installazione dopo la presentazione della domanda e assicurarsi che i sistemi diventino operativi entro 18 mesi dall’approvazione della stessa, con una scadenza ultima al 30 giugno 2026.
Incentivi CER: la tariffa incentivante (TIP) in conto esercizio
Esiste anche un incentivo per premiare i membri delle CER per ogni kWh di energia che condividono: la tariffa incentivante in conto esercizio. Si tratta di una misura applicata all'energia condivisa e che si compone di:
- parte fissa: determinata in base alla potenza dell’impianto;
- parte variabile: basata sul prezzo di mercato zonale dell’energia (Pz) e che aumenta al diminuire del prezzo di mercato dell’energia;
- fattore correttivo geografico: se si decide di produrre l’energia da condividere nella CER con uno o più impianti fotovoltaici, infatti, la tariffa premio può essere incrementata in base alla zona di installazione, tenendo conto delle diverse condizioni di irraggiamento solare nelle varie regioni d’Italia.
Questa tariffa incentivante sull'energia prodotta e autoconsumata virtualmente, riconosciuta dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per un periodo di 20 anni, varia tra 60 €/MWh e 120 €/MWh, in funzione della dimensione dell'impianto e del valore di mercato dell'energia.
Schema di riepilogo dell’ammontare della tariffa incentivante (TIP)
Andiamo a vedere più nello specifico come si compone la tariffa incentivante per le diverse tipologie di impianti previste.
- Impianti con potenza < 200 kW:
TIP: 80 €/MWh + max (0; 180 €/MWh - Pz)
La TIP non può superare i 120 €/MWh - Impianti con potenza tra 200 kW e 600 kW:
TIP: 70€/MWh + (0; 180 €/MWh - Pz)
La TIP non può superare i 110 €/MWh - Impianti con potenza > 600 kW:
TIP: 60€/MWh + (0; 180 €/MWh - Pz)
La TIP non può superare i 100 €/MWh
Per gli impianti fotovoltaici situati nelle regioni del Centro-Nord, come anticipato, sono poi previste delle maggiorazioni tariffarie:
- Regioni del Centro Italia: +4 €/MWh
- Regioni del Nord Italia: +10 €/MWh
La bella notizia è che la tariffa incentivante può anche essere combinata al contributo PNRR. Quindi, se installi un impianto grazie al contributo in conto capitale, puoi ancora avere accesso alla tariffa incentivante. L’unico dettaglio da non dimenticare è che – se hai avuto accesso al contributo del PNRR - la tariffa sarà ridotta del 50%.
Come si calcola e si divide la tariffa incentivante?
La tariffa incentivante viene:
- versata dal GSE una volta all’anno sulla base dell’energia virtuale condivisa nel corso dell’anno all’interno di ogni Comunità Energetica Rinnovabile;
- divisa tra tutti i membri di una CER: la percentuale di tariffa che spetta a ogni membro dipende dal Regolamento della Comunità Energetica Rinnovabile, che deve essere approvato da tutte le persone che ne fanno parte.
Il calcolo della tariffa incentivante, quindi, è comunque un onere del GSE, che determina il contributo da versare (una volta all’anno) sulla base dell’energia condivisa. È importantissimo sottolineare di nuovo che l’incentivo, infatti, non premia la quantità di energia prodotta, ma quella che viene condivisa all’interno della CER.
Per questo, è necessario essere strategici nei propri consumi. Quando uno degli impianti presenti all’interno della CER produce energia, gli altri membri dovrebbero cercare di utilizzarla, accendendo i propri elettrodomestici. È bene quindi che la CER in cui entri utilizzi dei sistemi smart per monitorare in tempo reale la produzione e il consumo di energia all’interno della CER.