Come funzionano le Comunità Energetiche Rinnovabili

Come funzionano le Comunità Energetiche Rinnovabili
Date02.07.2024
AuthorSvea Solar

Ne hai sentito parlare, ma ancora non sai come funzionano le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)? In questo articolo ti spieghiamo tutto ciò che devi sapere per capire come funziona una CER: continua a leggere per scoprire qual è il funzionamento interno di una CER, come viene prodotta l’energia, condivisa e incentivata e per comprendere a fondo alcuni concetti tecnici, come quello di POD o di cabina primaria.

Contenuti

Come funziona una Comunità Energetica Rinnovabile: i concetti alla base

Partiamo dalle basi: come abbiamo spiegato in un precedente articolo, le Comunità Energetiche Rinnovabili sono un’associazione tra cittadini, piccole-medie imprese e pubbliche amministrazioni locali che producono, scambiano e consumano energia tra loro.

Come funzionano, quindi, le Comunità Energetiche Rinnovabili? Prima di tutto, all’interno di una CER c’è chi produce energia elettrica (i produttori) e chi la consuma (i consumatori), ma anche chi ha il ruolo di “prosumer”, che quindi produce e consuma l’energia. L’idea è che l’energia verde prodotta dai membri della CER venga messa in comune e possa essere utilizzata da chiunque faccia parte della Comunità Energetica e ne abbia bisogno. In questo modo sempre più persone possono ridurre la loro dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali.

Per fare un esempio concreto, prendiamo in esame un’ipotetica CER e supponiamo che al suo interno siano presenti 5 persone:

  • A è un produttore: produce energia, ma non la consuma;
  • B e C sono dei prosumer: producono energia, ma una parte la consumano per il loro fabbisogno, mentre la restante la mettono in condivisione con gli altri membri della CER;
  • D e E sono dei consumatori: non hanno degli impianti di produzione, ma grazie all’energia condivisa da A, B e C possono comunque alimentare parte dei loro consumi con l’energia rinnovabile prodotta dagli altri membri della CER.

Cosa si intende per energia elettrica condivisa

In una CER, quindi, tutti i membri che hanno a disposizione un impianto possono condividere l’energia rinnovabile che producono con gli altri. Questo comporta chiari vantaggi economici, ambientali e sociali, ma non solo. Infatti, a tutto questo si aggiunge anche il fatto che il governo ha previsto un incentivo per l’energia elettrica condivisa. Quindi, ogni CER riceve una tariffa premio riconosciuta sulla base dell’energia condivisa dalla comunità.

A livello legale, però, cosa si intende per energia elettrica condivisa? La definizione è la seguente: per energia elettrica condivisa si intende il valore minimo tra l’energia che è stata immessa per la condivisione dai produttori e l’energia elettrica prelevata per la condivisione. Questo da calcolare per ogni ora e per ogni punto di connessione collegato alla CER.

Come funzionano le comunità energetiche rinnovabili? L'energia elettrica condivisa

Ciò vuol dire che a contare non è quanta energia viene prodotta dai produttori della CER, ma quanta di questa energia viene condivisa e, quindi, consumata. Per questo, in una CER:

  • è importante ci siano sia produttori che consumatori;
  • bisogna anche essere strategici nei propri consumi. Se, per esempio, la fonte di energia rinnovabile di una CER è il fotovoltaico, i consumatori dovrebbero cercare di attivare i loro elettrodomestici o di svolgere le attività più energivore durante il giorno, in concomitanza con le ore in cui è più probabile che gli impianti fotovoltaici dei produttori stiano generando più energia.

Una volta all’anno il GSE (il Gestore dei Servizi Energetici) verifica la quantità di energia condivisa di ogni CER e versa la Tariffa Premio, che viene poi ripartita tra i membri della CER. A regolare la ripartizione è il Regolamento della CER, che tutti i membri sono tenuti a firmare, e a occuparsene concretamente è il Garante, il soggetto (fisico o giuridico) che gestisce le questioni tecnico-amministrative di una CER.

Punti di connessione e cabine primarie

Per capire come funzionano le Comunità Energetiche Rinnovabili, non si può prescindere da due concetti fondamentali: quello di punto di connessione e di cabina primaria. Come abbiamo sottolineato in precedenza, infatti, per calcolare la quantità di energia elettrica condivisa in una CER si vanno ad analizzare tutti i punti di connessione al suo interno, che devono essere sottesi alla stessa cabina primaria.

Ma che cos’è un punto di connessione? E una cabina primaria?

  • Punto di connessione (o POD): si tratta dei punti di connessione alla rete elettrica nazionale. Coincidono, quindi, con il contatore di ogni singolo membro della CER. Ogni membro della CER ha un suo POD, che è il punto che gli permette di essere connesso con la rete elettrica. Ogni POD fa parte di una specifica cabina primaria.
  • Cabina primaria: è il punto della rete elettrica che trasforma l’energia elettrica ad alta tensione in energia a media tensione. Se vuoi sapere in quale cabina primaria è situata la tua casa, puoi visitare il portale del GSE.

Come funzionano le Comunità Energetiche Rinnovabili se sei un produttore e se sei un consumatore?

Se hai un impianto fotovoltaico e vuoi entrare a far parte di una Comunità Energetica Rinnovabile, devi individuare una CER attiva nella tua cabina primaria che sia entrata in attività in una data precedente a quella di avvio del tuo impianto. Per questo, la scelta migliore è iniziare già a informarti sulle Comunità Energetiche Rinnovabili sin dal momento in cui inizi a valutare di installare un impianto fotovoltaico. Anche perché, se vivi in un comune sotto i 5000 abitanti e installi dei pannelli fotovoltaici da inserire in una CER, hai diritto a un contributo in conto capitale che copre fino al 40% dei costi ammissibili per installare il tuo futuro impianto.

Se non hai intenzione, al momento, di installare un impianto fotovoltaico, ma vorresti aumentare la percentuale di energia rinnovabile che consumi, puoi entrare in una CER attiva nella tua cabina primaria come consumatore. Potrai poi uscirne in qualsiasi momento, in totale libertà. E, in ogni caso, non sarà mai necessario che tu modifichi il tuo contratto di fornitura dell’energia.

A luglio 2024, noi di Svea Solar costituiremo la nostra prima CER, a disposizione di tutti gli abitanti del Nord Italia.