Come risparmiare con il condizionatore (in estate e in inverno)
Quando arriva il caldo estivo accendere il condizionatore sembra inevitabile. Ma quanto consuma un condizionatore in un'ora? E soprattutto: come risparmiare con il condizionatore senza rinunciare al comfort?
In questo articolo trovi dati ufficiali, consigli pratici e una soluzione concreta per abbattere la bolletta elettrica: il fotovoltaico.
Contenuti:
- Quanto consuma un condizionatore in un'ora?
- Cosa sono i BTU e come si calcolano?
- Il condizionatore consuma più a caldo o a freddo?
- Come risparmiare con il condizionatore in estate
- Come risparmiare con il condizionatore in inverno
- Il segreto per abbattere i consumi del condizionatore: il fotovoltaico
- Come usare il condizionatore per risparmiare con il fotovoltaico
Quanto consuma un condizionatore in un'ora?
Partiamo dal rispondere a una delle domande più frequenti: quanto consuma un condizionatore in un’ora? Non ci è possibile fornirti un numero assoluto, perché il consumo di un condizionatore dipende da molti fattori:
- la classe energetica della macchina scelta;
- la sua potenza (espressa in BTU);
- la tipologia di apparecchio (fisso, portatile, inverter, multisplit);
- la dimensione e isolamento della stanza.
In media, in ogni caso, un condizionatore domestico consuma circa 1,5 kWh all’ora. Con un costo dell’energia elettrica di 0,30 €/kWh, possiamo stimare, quindi, che usare il condizionatore per un’ora possa costare anche più di 0,45 €.
Cosa sono i BTU e come si calcolano?
Tra le variabili che aiutano a determinare il consumo di un condizionatore abbiamo citato i BTU (British Thermal Unit), ossia l’unità di misura che indica la quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura di una libbra d’acqua di 1 grado Fahrenheit. Anche se non fa parte del Sistema Internazionale, è ancora oggi largamente usata nel settore della climatizzazione per esprimere la potenza termica di condizionatori e pompe di calore. In pratica, i BTU ti dicono quanto è potente il condizionatore: più è alto il numero di BTU, più ampio è l’ambiente che riesce a raffreddare o riscaldare.
Considerando che 1 kW di potenza corrisponde circa a 3.412 BTU/h, è bene considerare queste indicazioni di massima:
- Per una stanza fino a 15 m², potrebbero essere sufficienti dai 7.000 ai 9.000 BTU, per una potenza stimata di circa 2 – 2,6 kW;
- Se la stanza ha un’ampiezza compresa tra i 15 e i 25 m², meglio scegliere un condizionatore tra i 9.000 e i 12.000, per una potenza stimata compresa tra 2,6 – 3,5 kW;
- Nel caso in cui la stanza superi i 25 m² e sia inferiore a 35 m², i BTU consigliati sono tra i 12.000 e i 18.000, con una potenza stimata di circa 3,5 – 5,2 kW;
- Se la stanza è più ampia di 35 m², bisognerà scegliere un condizionatore con più di 18.000 BTU (e una potenza stimata superiore ai 5,2 kW).
Attenzione: ci sono anche tanti altri fattori influenzano il fabbisogno di BTU, come l’esposizione solare della stanza, il numero di finestre, l’isolamento dell’edificio e la presenza di elettrodomestici o l’utilizzo della stanza.

Il condizionatore consuma più a caldo o a freddo?
Il fatto che il condizionatore consumi più a caldo o a freddo dipende dall’uso e dalla stagione. In generale, la modalità riscaldamento tende a consumare leggermente di più rispetto al raffrescamento, soprattutto se le temperature esterne sono molto rigide. Questo perché lo sforzo per riscaldare un ambiente partendo da pochi gradi è maggiore rispetto a quello che serve per raffrescarlo. Tuttavia, i moderni condizionatori sono molto più efficienti rispetto al passato e garantiscono ottimi risultati sia in estate che in inverno.
In linea generale:
- In estate, i consumi diventano più alti all’aumentare della temperatura esterna;
- In inverno, utilizzare una pompa di calore potrebbe richiedere più energia, specialmente sotto i 5°C.
Spesso, comunque, non è la modalità in sé a consumare di più, ma la temperatura impostata: abbassarla o alzarla troppo rispetto all’ambiente esterno sovraccarica il motore. D’estate, per esempio, come suggerisce ENEA, meglio impostarla a massimo 2-3 gradi in meno rispetto alla temperatura esterna.
Come risparmiare con il condizionatore in estate
Quali sono allora le migliori strategie per risparmiare con il condizionatore in estate? Ecco alcuni consigli per ridurre il consumo estivo:
- impostare la temperatura in modo che non scenda sotto i 24-26°C: anche se nelle lunghe giornate estive la tentazione di impostare una temperatura più bassa è dietro l’angolo, considera che ogni grado in meno aumenta i consumi fino al 10%;
- usare la funzione per la deumidificazione: consuma di meno e, nella maggior parte dei casi, ridurre l’umidità presente nell’aria permette di ottenere abbastanza refrigerio;
- tieni porte e finestre chiuse: in questo modo, non disperdi l’aria fresca, eviti gli scambi d’aria e riduci gli sprechi;
- oscura i vetri esposti al sole: se usi tende o pellicole riflettenti, la temperatura interna rimarrà più bassa e avrai meno bisogno di utilizzare il condizionatore;
- imposta timer e modalità ECO e Sleep: in questo modo, raffreddi la casa solo quando serve e sfrutti le funzionalità smart dei condizionatori per evitare dispersioni di energia;
- fai regolare manutenzione: almeno una volta all’anno bisognerebbe pulire i filtri dei condizionatori, che se sporchi ne riducono notevolmente l’efficienza (aumentando i consumi!).
Come risparmiare con il condizionatore in inverno
Abbiamo visto come risparmiare con il condizionatore in estate, ma come muoversi invece in inverno? Anche nei mesi più freddi è bene seguire alcune accortezze per ridurre i costi:
- la temperatura non dovrebbe superare i 20°C (tra l’altro, la legge impone una temperatura massima di 20°, con una tolleranza di 2°). Anche in questo caso, aumentare troppo le temperature porta a un eccessivo dispendio di energia e, quindi, a maggiori consumi;
- attenzione all’isolamento termico: in inverno è fondamentale ridurre le dispersioni di calore. Se utilizzi una pompa di calore per riscaldare la casa in inverno è bene avere degli infissi di alta qualità che permettono di non disperdere il calore ed evitare di aprire le finestre quando il riscaldamento è acceso;
- usa un timer: programma l’accensione nelle ore in cui sei in casa o poco prima del tuo ritorno;
- effettua la manutenzione periodica: come abbiamo visto, i filtri sporchi aumentano il consumo.
Nonostante questi accorgimenti continui a spendere troppo? La bella notizia è che c’è un altro modo per risparmiare con il condizionatore, in inverno e in estate.
Il segreto per abbattere i consumi del condizionatore: il fotovoltaico
Il vero salto si ha quando si combina l’uso del condizionatore con un impianto fotovoltaico.
Con un impianto ben dimensionato, una famiglia media riesce a coprire oltre il 70% dei propri consumi elettrici, inclusi quelli legati all’uso del condizionatore. Questo significa che puoi:
- non pagare l’energia che serve a far funzionare il condizionatore in estate durante le ore di sole o, se hai una batteria, anche di notte;
- ridurre i costi di riscaldamento invernale, se utilizzi la pompa di calore;
- rientrare dell’investimento in pochi anni, grazie al risparmio in bolletta e agli incentivi disponibili.
Come usare il condizionatore per risparmiare con il fotovoltaico
Quando hai il fotovoltaico, il condizionatore diventa il migliore alleato del tuo impianto. Ecco alcuni suggerimenti:
- soprattutto se non hai un sistema di accumulo, utilizzalo nelle ore centrali della giornata, quando l’impianto produce di più.
- evita gli sprechi notturni: se di solito usi il climatizzatore la notte, accoppia il fotovoltaico con una batteria di accumulo.
- sfrutta la domotica: con un impianto smart, puoi decidere di far partire il condizionatore in automatico quando c’è produzione solare in eccesso.
Il condizionatore non deve essere un nemico della bolletta: basta usarlo in modo intelligente e, soprattutto, alimentarlo con energia gratuita e pulita grazie al fotovoltaico per risparmiare.